Diffida ad adempiere: come fare ?

Come scrivere una lettera di diffida ad adempiere

In questo articolo andremo ad illustrare come fare una diffida ad adempiere; partendo dalla sua definizione, prenderemo in esame le possibili casistiche in cui è necessario farla, analizzeremo la procedura corretta ed esaustiva per la sua compilazione e la spedizione.

Cercheremo di guidarvi nei vari passi per rendevi autonomi sulla procedura da usare, cercando di darvi le giuste nozioni ed i riferimenti giuridici indispensabili per operare senza complicati tecnicismi.

La lettera può essere scritta in autonomia, ma è iportante sottolineare che spesso l’intestazione di uno studio legale o la firma di un avvocato conferiscono maggiore incisività alla comunicazione.

Inoltre, un avvocato è in grado di evitare possibili cavilli burocratici, ai quali l’inadempiente si possa aggrappare in una eventuale causa per interruzione anticipata del contratto.

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Ma non perdiamo altro tempo e cominciamo questo nostro percorso…

Affidare la revisione ad un avvocato

Un modo per avere la certezza di produrre una diffida ad adempiere formalmente valida ad un costo bassissimo: scriverla personalmente ed affidarla alla revisione di un un avvocato.

La diffida ad adempiere

Di fatto questo atto formale ha lo scopo di sancire con chiarezza la data di chiusura di un contratto se l’inadempiente nel frattempo non rispetti i vincoli contrattuali.

Il termine, che deve essere esplicitamente indicato, non può essere inferiore a quindici giorni, ma deve comunque essere un lasso di tempo che permetta di regolarizzare la posizione dell’inadempiente.

Art.1454 cc

Come recita l’articolo 1454 del codice civile, la diffida ad adempiere è l’atto unilaterale, redatto dalla parte che ha subito un’ inadempienza, per intimare la risoluzione del contratto in essere nel caso, entro il congruo termine specificato, l’inadempiente non porti a termine gli accordi presi.

Quando fare una diffida ad adempiere

Vediamo in questo elenco i motivi per cui procedere con una diffida ad adempiere.

  • Ritardi

    Nel caso in cui ci sia un grave ritardo nel fornire un servizio o una prestazione.

  • Difformità rispetto al progetto

    Un lavoro eseguito qualitativamente in modo ritenuto non sufficiente, per esempio quando una ditta in appalto esegue un opera in difformità rispetto al progetto.

  • Lavori non completati

    Un lavoro eseguito solo parzialmente, rispetto a quanto pattuito nel contratto.

  • Gravi inadempienze

    Gravi inadempienze che possano giustificare la risoluzione del contratto.

Contenuti di una diffida ad adempiere

Essenzialmente la lettera di diffida ad adempiere è costituita da tre parti.

Nella prima parte, oltre alle generalità di entrambi gli attori del contratto, deve essere presente l’oggetto dell’atto.

Nella seconda parte trovano spazio le motivazioni che spingono alla stipula della lettera, ovvero deve essere ben chiara l’intimidazione ad adempiere, nulla deve essere dato per scontato e vanno inseriti i corretti termini dell’inadempienza.

Nell’ultima parte deve essere indicato un termine adeguato, che non deve essere inferiore ai quindici giorni, ma deve dare la possibilità all’inadempiente di regolarizzare la situazione.

In ultima istanza deve essere evidenziata l’intenzione di procedere alla risoluzione del contratto allo scadere del termine indicato (anche qui l’intenzione deve essere scritta chiaramente, non sottintesa o usando termini vaghi).

Modalità di invio della lettera di diffida ad adempiere

Ad oggi sono previste due modalità di invio della diffida ad adempiere.

La prima è quella di utilizzare una raccomandata con ricevuta di ritorno. La raccomandata può essere anche inviata utilizzando un servizio online che, oltre alla comodità, offre il vantaggio di certificare anche il contenuto del messaggio, cosa che non accade nel caso di raccomandata cartacea inviata dall’ufficio postale.

La seconda possibilità è quella di utilizzare la posta certificata PEC, solo nel caso però che anche il destinatario possieda una casella mail certificata.

Raccomandata online

La raccomandata online ha piena validità giuridica ed anche un vantaggio: certifica il contenuto della lettera.

La raccomandata classica certifica solamente il recapito, permettendo così alla controparte di metterne in discussione il contenuto.

Modello fac simile lettera di diffida ad adempiere

[Dati del mittente]

____________________

____________________

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[Dati del destinatario]

____________________

____________________

____________________

Alla cortese attenzione di [Ruolo + Egr. Sig. Cognome, ad esempio Responsabile Contabile Egr. Sig. Rossi]

Trasmessa tramite raccomandata A.R. [Data e luogo]

OGGETTO

[Nomi delle parti contraenti il contratto] – Diffida ad adempiere ex. art. 1454 c.c.

Io sottoscritto [Nome e cognome del mittente] nato il [Data di nascita], a [Luogo di nascita] e residente in [Residenza], formulo la presente per significare quanto segue.

PREMESSO CHE:

In data [Data del contratto] veniva con Voi stipulato il contratto relativo a [Oggetto del contratto];

In data [Data] il sottoscritto effettuava [Breve descrizione, ad esempio “il pagamento”] per mettervi in condizione di adempiere agli accordi;

A tutt’oggi non risulta ancora da voi adempiuto il contratto, [Descrivere la mancanza rilevata nell’adempimento del contratto], per vostra esclusiva colpa;

Essendo trascorso un congruo termine per l’adempimento, che era stato stabilito il [Data entro la quale era stato concordato l’adempimento];

Avendo già sollecitato in altre occasioni, [Indicare eventuali lettere o altre forme di sollecito].

INTIMO E DIFFIDO AD ADEMPIERE

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 del Codice Civile entro e non oltre il termine di [Numero] giorni dal ricevimento della presente, avvertendovi che decorso inutilmente tale termine, il contratto s’intenderà senz’altro risolto con ogni conseguenza di legge ed il sottoscritto agirà nelle sedi competenti per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi con aggravio di spese a vostro carico.

Si ricorda che per l’esatto adempimento pattuito è richiesto [Descrivere le inadempienze che devono essere risolte].

Con ogni più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni, valga la presente ad interrompere ogni prescrizione e decadenza.

Distinti saluti.

[Luogo e data]

_________________________

[Timbro e firma]

_________________________

Revoca o modifica di una diffida ad adempiere

Il creditore che ha inviato una diffida ad adempiere, per legge non ha più la possibilità di modificarla o di revocarla; quello che gli è concesso di fare è di rinunciare ad avvalersi dell’effetto risolutore del contratto, accettando un adempimento tardivo da parte del debitore.

D’altra parte quest’ultimo (definito debitore diffidato) può chiedere la ritrattazione del termine per l’adempimento, rinviando di fatto l’operatività della diffida.

Messa in mora

Un’altra strada che in questi casi è percorribile è quella della messa in mora prevista dall’articolo 1219 del codice civile.

Questo atto è simile a quello della diffida legale ma non impone un’automatica chiusura del contratto limitandosi ad intimare ufficialmente l’inadempiente a regolare la sua posizione, pena l’intraprendimento delle vie legali.

Anche la messa in mora deve essere scritta e comunicata tramite gli stessi canali della diffida ad adempiere.

La scelta dell’una o dell’altra strada da percorrere deve essere fatta tenendo conto degli effetti sul rapporto contrattuale che i due atti producono. La messa in mora è da preferire quando non si vuole arrivare ad una chiusura del contratto ma solo alla regolarizzazione delle questioni ad esso collegate.

Riflessioni conclusive e consigli

Abbiamo visto come si possa procedere in autonomia per redigere e inoltrare una diffida ad adempiere.

Abbiamo fatto notare come questo atto non sia una semplice intimidazione, ma ha una valenza per la risoluzione anticipata di un contratto da parte della parte lesa, con quindi la produzione di effetti giuridici.

E’ anche vero però che un contratto interrotto può essere impugnato dalla parte inadempiente, portando le proprie ragioni o trovando dei vizi di forma nella presentazione della diffida legale.

Tenendo conto di tutto questo si può concludere che una consulenza legale, prima di intraprendere questo tipo di procedimento, è da prendere in considerazione essenzialmente per due ragioni.

La prima, perché l’intestazione di uno studio legale o la firma di un avvocato sicuramente conferiscono una maggiore incisività alla lettera.

La seconda ragione, è quella di far verificare che non ci siano possibili cavilli burocratici, ai quali l’avvocato dell’inadempiente si possa aggrappare per vincere un’eventuale causa innescata per l’interruzione anticipata del contratto.

Assistenza legale

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