Ritiro patente per alcol

Cosa fare ?

Ritiro patente per guida in stato di ebbrezza

Un controllo con l’etilometro

La sospensione della patente per ebbrezza (tasso alcolico superiore al limiti di legge) configura un’ipotesi di reato, la sua conseguenza è un procedimento penale. La legge prevede quindi la presenza obbligatoria di un avvocato affinchè venga garantita la tutela legale necessaria.

La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio avvocato. L’avvocato può essere quello d’ufficio ma anche uno di fiducia. L’avvocato di fiducia può essere scelto successivamente, anche nei giorni successivi al rilevamento del tasso alcolico superiore alla soglia di legge.

Il compito dell’avvocato è quello di ridurre la gravità delle conseguenze (come la durata del ritiro della patente) che dipendono comunque sempre dal valore del tasso alcolemico rilevato. Per tassi alcolemici particolarmente bassi è prevista solamente una sanzione amministrativa.

Alcool test in presenza dell’avvocato

L’agente accertatore, prima di eseguire l’alcol test, deve informare la persona sottoposta al controllo circa il diritto di richiedere la presenza del suo avvocato di fiducia. Non farlo costituisce un’irregolarità nella procedura.

La misurazione del tasso alcolemico è una procedura piuttosto delicata che deve essere eseguita nel totale rispetto dei diritti del cittadino. In alcuni casi la patente ritirata per alcol è stata restituita a causa dell’annullamento del test proprio per il mancato rispetto di alcune regole.

Informazioni da fornire all’avvocato

  1. Tasso alcolemico rilevato
  2. eventuali precedenti di guida in stato di ebbrezza (recidiva)
  3. Tipo di veicolo guidato
  4. Coinvolgimento di terze persone
Informazioni ritiri patente per alcol

Quanto costa l’avvocato per il ritiro della patente

In linea di massima si può pensare ad una spesa attorno ai 1.500€. Tuttavia, il costo dell’avvocato dipende dalle attività che è chiamato ad intraprendere nella ricerca di alternative che possano evitare il processo penale.

Ad esempio, a chi è stata ritirata la patente per alcol è concesso convertire la pena in lavori di pubblica utilità. Lo svolgimento positivo di questi lavori ha diversi vantaggi:

  1. Estinzione immediata del reato.
  2. Riduzione del periodo di sospensione della patente di guida.
  3. Dissequestro del veicolo.

Il ruolo dell’avvocato, nei casi di sospensione o ritiro della patente per alcol, è sostanzialmente quello di analizzare l’accaduto al fine di ridurre al minimo le conseguenze. E’ quindi impossibile preventivare correttamente la spesa senza avere prima analizzato meglio la casistica.

Per avere un quadro completo e poter valutare la migliore strategia, vi invitiamo a contattarci per esporci il vostro caso specifico.

Quanto costa l‘avvocato d’ufficio ?

Non esistono differenze di costo tra un avvocato d’ufficio e l’avvocato di fiducia. L’avvocato d’ufficio è una figura introdotta per garantire la tutela legale al cittadino che non sappia a chi rivolgersi e la sua prestazione deve comunque essere pagata.

La tutela legale gratuita è accessibile solo mediante il gratuito patrocinio a spese dello stato. Per accedervi è necessario scegliere un avvocato iscritto nella lista del gratuito patrocinio del proprio tribunale.

Quando arriva la sospensione della patente

Successivamente alla misurazione del tasso alcolico, l’agente accertatore deve redigere il verbale per la guida in stato di ebbrezza ed avvisare la Procura. La Procura, nella persona del Pubblico Ministero e sulla base della misurazione, valuta se esistono i requisiti del procedimento penale o se è richiesta una semplice sanzione amministrativa.

Qualora il tasso alcolemico rilevato renda necessaria l’apertura del processo penale, si apre un procedimento che normalmente porta all’emissione di un provvedimento di condanna da parte di un Giudice. Congiuntamente al provvedimento di condanna viene disposta la sospensione della patente.

Il ritiro della patente non diventa esecutivo fino a quando il provvedimento del Giudice non potrà considerarsi irrevocabile. La sospensione avverrà quindi dopo che saranni trascorsi i termini per proporre i possibili ricorsi oppure quando tutti gli eventuali ricorsi saranno stati rigettati. Entro 15 giorni da tale data, il Prefetto del luogo dove lo stato di ebbrezza è stato rilevato riceverà comunicazione del provvedimento e disporrà la sospensione della patente.

I passi per la sospensione della patente

Riassumento, questi sono i passaggi che, a fronte di un esito positivo all’alcool test,  portano al ritiro patente:

  1. Avviso alla Procura.
  2. Procedimento penale.
  3. Provvedimento di condanna.
  4. Tempo necessario per eventuali impugnazioni.
  5. Comunicazione al Prefetto.
  6. Sospensione della patente di guida.

Quanto dura la sospensione della patente ?

La sopspensione della patente per guida in stato di ebrezza prevede delle pene commisurate al tasso di alcol rilevato nel sangue.

Come detto prima, per tassi alcolici molto bassi si evita il processo penale e si incorre in una sanzione amministrativa (multa). Naturalmente di fronte ad un tasso alcolemico alto le conseguenze si fanno più gravi.

Il ritiro patente è comunque previsto in tutti i casi, anche in quelli che non generano un processo penale.

Per conoscere il periodo di sospensione previsto in base al tasso alcolemico rilevato è necessario contattare il proprio avvocato che, tabelle ministeriali alla mano, potrà determinare la pena stabilita dalla legge.

In sintesi

Questa è quindi la lista dei fattori che influenzano la durata del periodo di sospensione della patente di guida, allungando l’iter di restituzione della patente:

  • Recidiva.
  • Conduzione mezzi particolari, come ad esempio l’autobus.
  • Lesioni personali lievi, gravi o gravissime.
  • Omicidio colposo.
  • Rifiuto di sottoporsi all’alcol test.

Quando viene revocata la patente di guida?

La revoca della patente viene disposta se la guida in stato di ebbrezza presenta delle particolari aggravanti. Alcuni esempi di queste aggravanti sono:

  • Quando il veicolo è un autobus o destinato al trasporto merci.
  • Nel caso di recidiva entro i due anni.
  • Quando viene causato un incidente stradale con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.

Incidente in stato di ebbrezza

Se il chi è alla guida in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le conseguenze sono chiaramente peggiori. Come già detto, in questi casi viene disposta la revoca della patente di guida, mentre e le multe previste dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada sono raddoppiate.

Viene inoltre previsto il fermo amministrativo del veicolo, per un periodo di 180 giorni. L’unico caso in cui il fermo amministrativo non è previsto è quello in cui il veicolo appartenga ad un’altra persona, estranea ai fatti.

Omicidio stradale e carcere

Se l’incidente ha causato la morte di una o più persone, si incorre in una imputazione per reato di omicidio stradale.

Nel caso di ebbrezza grave, ovvero con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, le conseguenze si aggravano ulteriormente con l’aggiunta di una pena detentiva dagli 8 ai 12 anni.

In sintesi

  1. La revoca della patente è prevista in presenza di particolari aggravanti.
  2. In caso di incidente in stato di ebbrezza le sanzioni vengono raddoppiate.
  3. Viene disposto il fermo amministrativo di 180 giorni, a meno che il veicolo non sia di proprietà di una terza persona estranea ai fatti.
  4. Il reato di omicidio stradale si configura quando l’incidente causa dei morti.
  5. In caso di omicidio stradale in stato di ebbrezza grave, è previsto il carcere da 8 a 12 anni.

E’ possibile rifiutare il test alcolemico ?

Il rifiuto di sottoporsi alla misurazione del tasso alcolemico è un reato, a meno che non vi sia un giustificato motivo.

Chi si rifiuta di eseguire il test dell’etilometro incorre nelle sanzioni previste per chi guida con un tasso alcolemico pari allo scaglione massimo, ovvero:

  • Ammenda tra 1.500€ e 6.000€.
  • Arresto da 6 mesi ad 1 anno.
  • Sospensione della patente da 1 a 2 anni.
  • Fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni.
  • Perdita di 10 punti della patente.

Avvocato di fiducia o avvocato d’ufficio ?

Non esistono grandi differenze tra le due scelte. Molti pensano che l’avvocato d’ufficio sia un avvocato messo a disposizione dallo stato e che quindi non vada pagato. Nulla di più sbagliato: l’avvocato d’ufficio è un normale avvocato il cui nominativo è inserito in una apposita lista da cui attingere per fornire un legale a chi già non ne conosce uno ma si trova nell’obbligo di avvalersene. L’avvocato d’ufficio è un avvocato che come qualsiasi altro ha diritto ad essere pagato per le sue prestazioni.

L’avvocato di fiducia può essere comunicato nel momento in cui viene rilevata l’infrazione, altrimenti ne viene subito assegnato uno d’ufficio. L’avvocato di fiducia può però essere scelto anche nei giorni successivi alla contestazione. In questo caso, sarà quest’ultimo a prendere contatto con l’avvocato assegnato d’ufficio per informarlo che il caso sarà da lui gestito di lì in avanti. Se la scelta dell’avvocato di fiducia viene eseguita troppo tardi, dopo che l’avvocato d’ufficio abbia già compiuto delle attività, queste dovranno essere regolarmente pagate.

Chiedere subito un preventivo per la tutela legale è quindi utile nel caso si voglia valutare più di una proposta.

In sintesi

  1. Le prestazioni dell’avvocato d’ufficio devono essere pagate.
  2. L’avvocato di fiducia può essere comunicato contestualmente al rilevamento dell’infrazione ma anche scelto successivamente.
  3. L’avvocato di fiducia prende contatto con l’avvocato d’ufficio per informarlo della scelta.
  4. Se l’avvocato di fiducia viene scelto dopo che l’avvocato d’ufficio ha già eseguito delle attività, queste devono essere regolarmente pagate.

Sospensione patente: cosa fare ?

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